Felice del mio perdermi
nel piacere di donarmi
scrivo quasi senza pensare
lasciando che le parole
danzino da sole nella loro musica
Io piccolo uomo
con l'anima adagiata
sul giaciglio delle mie frasi
pensieri frementi di sentimenti
dove il sole del sapere vuol risplendere
esiliato
nell'isola delle promesse
fatte a me stesso
e con la voglia ancora intensa
di sfogliare le pagine già scritte
del libro della vita
m'immagino a gustare
vergini sapori di felicità
con l'ironia
a infondere nuovo vigore
fors'anche stimolo e tormento
alle gioie che germogliano
nelle valli del mio Spirito
E vivo così le passioni
nella sofferenza di ricevere
a compenso ingratitudine
da certi diavoli terreni
che illuminano il mondo
con la luce del terrore
e fan sentire sempre più
quanto è amara l'angoscia
E non urlatemi il vostro disappunto
per il mio solerte ma non infingardo dire
poichè nessuno mi ha insegnato a parlare
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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