S'é asciugato il ruscello del mio presepe
al tocco soave della malinconia
immersa nel pensiero
di come una volta acque limpide
scivolavano tra quegli argini a valle
Vedo lá adesso soltanto il dolore dei sassi
adagiati immobili sui quel letto
ove i cuori dovrebbero donare all'anima
il colore dei rumori della "festa"
e il profumo dei sentimenti ritrovati
E riempio i miei sguardi
di ricordi ancora senza declino
negli abbagli di una fievole luce
avvilita e incerta
che risalta l'opacitá della paura che l'avvolge
.
Cesare Moceo poeta di Cefalú
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Poesia