Rabbrividisco
al pensare ció che diventeró
quando il morso gelido della nuda terra
addenterá il mio corpo
Mi consolo
sognando il filo da torcere che daró
al "qualunquismo della normalitá"
quando esso
incosciente
s'avventerá sulla mia anima
come fosse un'onda improvvisa
che s'abbatte famelica sulla spiaggia
a sommergere le orme dei gabbiani
anch'essi in cerca di cibo
nel piacere allegro e triste
della sua naturale volontá
di cancellarne il passaggio
E rido giá d'adesso
all'eterna illusione del mio destino
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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