Specchio di ciò che sono
vivo nella concretezza
relegata a rilassare l'anima
e col ricordo di emozioni sedotte
divenute ormai obsolete
e condannate a non ringiovanirsi
E il cuore a rinvigorire
fiamme di sentimenti
e mantenerle ardenti
nell'intensità voluta
da un equilibrio sapiente
nel corpo a corpo con il tempo
Finestre tenute aperte
dalle quali sporgersi
e illudersi di toccare
con le mani dell'amore
l'emozione piacevole
di credere che tutti siamo uguali
con gli stessi sogni
eguali desideri
e uguale dignità
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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