Frenetici frulli d'ali
di gabbiani in volo
e il loro barrire
per un pezzetto di pane
nello zampettar
per la spiaggia deserta
accompagnano
il mio giorno e il mio andare
E vedo
nelle poche facce che incontro
una povertà d'intenti
mista a tristezza d'occhi
irritati di paura e di vergogna
e di disprezzo per la vita
E in questo vedere
che vibra forte nell'anima
io scrivo
Perché con il mio scrivere
mi sembra di soffrire
come e più di loro
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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