Musica sei
lamenti stonati
vento di grecale
singhiozzi d'eccitazione
che regalano assordanti silenzi
e persistenti solitudini
alla mente e pure al cuore
M'accompagno nei passi
impreparato ai sotterfugi
ansioso d'un'ansia
che mette a disagio la bocca
e il suo affetto per le parole
Lontano dal mio pensare
e con gli occhi a penetrar le onde
uniti nello sguardo
dal tormento delle paure
sospingo il mio andare
senza fiato da risparmiare
in un inutile eroismo contro il freddo
disperso in me dentro infami brividi
e scricchiolio d'ossa oltraggiate
E in questo beffardo soffrire
con il viso contrito d'ira
l'anima mia sente il peso
di corpi già composti dalla morte
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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