La poesia è un dire altro, un dire che fa vibrare la parola oltre, al di là dell'idea che appartiene a colui che pronuncia tale parola. Il poeta è un "invasato", in questo senso. Da Platone a Dante, il poeta sa di essere un vaso della grazia. Oltre la tecnica che deriva dalla sua capacità di fabbro della lingua. E quindi la poesia è distanza, un ritrarsi nell'ignoto, percezione dell'intervallo che separa l'io dal mondo.
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