Non c'è nulla per cui gioire
Nulla per cui avere speranza.
Ora nella città vecchia di Sarajevo,
Tra i palazzi sbrecciati è senza più vita,
Statue decapitate danzano,
con movenze grottesche…
In albe dipinte di fuochi estinti.
Ora per le strade piene di detriti,
Carcasse d'auto attendono di essere rianimate.
Ma ciò non vedo,
In questa terra straziata,
Da una guerra irreale,
Dove nessuno può dichiararsi nel giusto
E tutti hanno le mani lorde del carnefice.
Dai volti tumefatti di un'etnia perseguitata,
L'inizio dello olocausto viene annunciato.
Alfredo Pannitteri