Poesia

I soli dei miei silenzi

Vivo di ricompense
andate in malora
in cui l'unico conforto
è saperne coscienza
nei significati del mio scrivere
e nel mio sfidare
chiunque volesse lèggermi
fino a esserne d'accordo.
Là dono le mie idee al mondo
convinto che la stupidità non ha limiti,
e neppure la malvagità,
al desiderio intimo
di scoprire tutti assieme
che per lenire i mali dell'anima
non è necessario causarne altri.
E così rifulgono in me
splendidi soli,
giorni intensi con l'intenzione
di viverli al meglio,
al passeggio dentro me stesso,
tra i verdi prati dell'anima
a saltellare di felicità
e ridere a crepapelle
fino a cadere giù disteso supino
a far l'occhiolino al Cielo
e esaltare la stima di me stesso
quale panacea dei miei tormenti,
E languidamente
a riposare in quei pensieri
e regalarmi in queste emozioni
l'amore eterno,
senza contare quanti desideri più
potrebbero bastarmi
o quanti soli risplenderanno
ancora nei miei silenzi
.
Cesare Moceo eterno ragazzo del 53
poeta di Cefalù destrierodoc
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