Cammino nel mio lento fluire
fra le strade silenti della mente
Io
artista astratto
del quale è facile
sentir la commozione
spero di librarmi
dopo
nello spazio senza tempo
dove si vive respirando l'universo
e parlando d'ironie
lettere d'amore alla vita
stregati dal trionfo
di cuori impavidi
intrisi d'ornamenti e sentimenti
a farli sentire sostanza dell'anima
Dio,perchè ci hai fatto così ?
"Nè la pietà nè i lamenti nei pianti
dovranno evocare il mio nome"
Nel mio sguardo alla vita
un pò stranito e malinconico
avvolto
dal pensare che la ricchezza della mente
non svanisce assieme al corpo
sgombero il campo da ignobili cangurate
subissato da fantasmi di morti viventi
che potremmo essere anche Noi
con le nostre adolescenze violate
dall'infedeltà alla natura umana
pesanti angosce
di chi non riconosce più le sue radici
Gesta e azioni
gestazioni a produrre disastri
piaghe a divenire infette
e sollevare veli dell'omertà e dei silenzi
sempre pronti a nascondere e minimizzare
atteggiamenti e stili di vita
di uomini privi di saggezze
nella personale verità
che ognuno vuole e può essere
a perseguire le proprie convenienze
superando a suo modo
la difficoltà interiore di sentirsi diversi
illusiva concezione
dell'essere visti volteggiare nell'aria
senza concedersi agli sguardi del mondo
e abbandonarsi facilmente
all'entusiasmo del "bambino che c'è in noi"
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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