Soli in casa,io Cettina e Noel…leggo e scrivo…e ringrazio Iddio d'avermi dato questa passione…che mi fa tradurre l'ansia e la paura in versi…e così esorcizzare la tristezza…
Piango ora
la solitudine imposta
a cuori senza più emozioni
bradicardici d'empatie
che han perso fin'anche
il battito della realtà
pulsando senza vivere
inghiottiti in corpi
dal sangue gelato
in angustie opprimenti
costrette nella primavera incipiente
sotto un cielo lustrato di nuvole
fissate qua e là senza sapienza
a godere d'antipatie spontanee
nella loro intimità
E sorrido di mezzo labbro
al luccichio intenso d'una speranza
al lume di tenebre brume
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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