Poesia

sarabanda

in questa osteria diroccata
intravedi gli spicchi del cielo
circonfusi dell'edera,
imbrigliata fra le crepe e il salnitro.
il giovane e la baldracca
siedono in disparte, silenti,
frugando nelle circonvoluzioni
di un mazzo di carte.

effluvi di vino
rincorrono i raggi del sole.
colombi e lucertole
infestano l'aia.
contempla la Torre
riflessa sul volto dell'Impiccato,
l'uomo dal volto glabro.
un gusto sapido di nostalgie,
di cicatrici perdute,
e il retrogusto dell'orgasmo.

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