Son quì
solitario
a soffrire questo silenzio
che offusca il sole
nell'isolamento forzato
tra le pareti della mia miseria
prigione amara d'ogni rinuncia
dove felicità è il non pensare
Continuo
vecchiarello d'antiche speranze
a cercare nel mio guardarmi attorno
tutto ciò che può addolcire il mio vivere
che siano odori o sapori
o anche fantasticare
in vedute di sterminate praterie
incolte
dove poter interrare
i germogli delle mie emozioni
Là far fiorire quel che sono
ciò che penso
nell'unicità del mio Essere
or coraggio e ora pavidità
petali di vita vissuta
a spander nell'aria
profumi la cui essenza prima di me
nessuno ha mai donato
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
Destrierodoc @tutti i diritti riservati