Poesia

Giorni di calma…apparente

M'invade intimo e posticcio

il ricordo soave
dei miei ieri migliori

dove albe e tramonti
nascevano e morivano

nel torpore dei giorni

dove vivevan i capricci liberi
ognuno in cerca del proprio destino

Tutto tace ora nell'aria

tra un batter d'ali di gabbiano
e il cinguettio d'un rondinotto felice

nel Ciel silente
riflesso nell'immensità del mare

a donare placide emozioni

sensazioni di un "nulla"

a spegnersi nel grigio brillio
del fondo dell'ansia

Esprimo così la mia anima inquieta
in tutto il suo peso e tutte le pene

per questo universo irreale

dove emergente rimane
in tutto il suo squallore

il mio tormento
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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