"…ancora tuona il cannone, ancora non è contento di sangue la bestia umana, io chiedo quando sarà che l'uomo potrà imparare a vivere senza ammazzare e il vento si poserà." (Guccini)
Forti brezze di venti senza nome
sfiorano con impeto la mente
e sembrano condurre i pensieri
fino ai recessi dell'anima
Respiro piano
lo smarrimento per i dolori
le privazioni
e la poca voglia di sorridere
di questi giorni
in cui l'allegria
sembra solo un ricordo lontano
un dolce brontolìo dal sapore amaro
che toglie gusto al fiato
E m'innamoro di questo "piacere"
nel godimento intimo e profondo
del mio tempo sospeso
piacevole senso di sollievo
di quel pensare
conservando al miglior futuro
i colori del vivere
e le scie luminose che in esso brillano
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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