“Quando Dio fece l’uomo, la parte più intima della divinità fu unita all’uomo”. Meister Eckhart sottopone il tema agostiniano di Dio “in interiore homine” a questa tenue, apparentemente semplice, variazione. Ma il risultato è completamente diverso rispetto al paradigma originale. Agostino sottolinea il distacco radicale della creatura umana dal Creatore, l’abisso di tenebra che solo un desiderio infinito di luce riesce a colmare. Il Maestro renano sottolinea come l’interiorità dell’uomo sia lo scrigno che racchiude l’infinito. Al culmine della creazione dell’uomo la parte più profonda di Dio fu unita all’essenza dell’essere umano. L’unione mistica con l’Infinito non è più soltanto la promessa che ci attende nel tempo della fine, è già l’Inizio. In principio il cuore dell’essere umano fu eletto e designato a scrigno dell’Assoluto.
Diario