Resto un ultras dei miei versi
nell'ambizione di sentirmi
entusiasta e "povero consapevole"
di questo amore corrisposto
deciso a ricostruire passioni già vissute
che la memoria ripropone
Scrivo con la forza dell'anima solitaria
versi a volte liberi o reclusi
scuotendomi con la magia interiore
di ciò che è il mio intento
nei momenti alati
in cui s'esprime il mio "sentire"
quell'inconscio inesplorabile
creato dalla coscienza
dove l'infelicità sfoga
il suo malessere e i suoi fallimenti
E faccio di questo un rito solenne
quotidiano d'inappagata felicità
grande d'intime vestigia
nel rispetto dei tempi
che cercano il loro tempo
e nel piacere di ritrovarlo
tra i giorni di questa restituita libertà
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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