Mi è tempo or or
di percorrer il viver con altri ritmi
mi è tempo or or
di dar spazio ad Angeli e Demoni
narrar d'un futuro
che potrebbe più non esser
e con i battiti a saltar osarne il canto
Un tempo di gioventù mi parlava amor
e d'altro lui stesso adesso racconta
tremule passan le ore a raccontar di vita
di gioie violate e d'anime trafitte
E mentr'io continuo a volar "grande poeta"
donando a poveri riti un vile incenso
e al mio destin il vano lamento
effimere inutilità s'affaccian al correr dell'ore
senza incontrar nell'occhi alcun veder
a sporgersi al davanzal dei giorni
e rincorrer i buoni pensier
E mescolate fedi senza Dio
s'accendon in dolori amarezze
e ammalianti melodie
a scaldar asfalti e inferni
dove ancor inutili sguazziamo
senz'accorgerci noi miseri
che più in là dell'Esser
il sole splenderà ancor
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
destrerodoc @ Tutti i diritti riservati