Il nucleo archetipico del proprio essere esiste prima ancora di incarnarsi. Così insegna una lunga tradizione che da Platone arriva a Hillman. Eredità e ambiente congiurano a determinare la sequenza accidentale degli eventi in cui spesso ci troviamo intrappolati, ma chiunque intenda illuminare il quotidiano dando un senso al proprio fare ed agire non può che avere presente quel nucleo, restando fedele al proprio "daimon" e ascoltandolo con riverenza. Solo così è possibile restare fedeli a sé stessi ed evitare di smarrirsi nella selva oscura delle identificazioni, della competizione, e della considerazione altrui. La volontà di dimostrare qualcosa a sé stessi e agli altri porta soltanto a inutili sprechi di energia.
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