Spingo ogni dì controvento,
carretti carichi di parole
per adornare i miei versi.
Ne sento forte addosso
l'odore dell'emozione
che rimane sparso nella mente
a accrescerne la fantasia
Parole varie usate e abusate
che potrebbero aver scintillato
dinanzi gli occhi di non so chi
e dato piacere a chissà quanti
battiti impazziti di cuori innamorati
E in quel mio fare vedo i miei occhi
incrociare ombre che attraversano volti
d'un tratto vaghi e sfocati nei sussulti
che chiedono perdono al vivere
nel desiderio di interrarsi tra le rughe
M'aggrappo allora a certi pensieri
caduti per strada in quell'andare
rotolati in sentieri scoscesi
in giorni persi di vista
distesi nell'ozio delle ore
e nel loro inesorabile scorrere
a levigarmi l'anima e la coscienza
quando non ne dimentico l'esistenza
E sogno d'esser un granello di sabbia
che svolazza nel cielo azzurro
dove non accade mai nulla di terreno
e fa sentir quello sguardo
ancora giovane e fiero
e con la maestria d'assolvermi
nei miei profondi sensi di colpa
E là tutto diviene diverso…
e celestialmente bello
.
Cesare Moceo Ragazzo del 53
poeta di Cefalù Destrierodoc
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Poesia