«… magnifici astri e lampeggianti corpi, che son tanti abitati mondi e grandi animali ed eccellentissimi numi, che sembrano e sono innumerabili mondi, non molto dissimili a questo che ne contiene ….»
(Giordano Bruno, De la causa principio et uno, Dialogo II)
Lo sguardo estatico sull'infinità dell'universo, in Bruno, manifesta lo stupore primordiale dell'essere umano di fronte al cosmo, uno stupore misto di sgomento e gioia indicibili. Da questo shock emotivo prende vita il pensiero filosofico, come nella migliore tradizione ellenica da Platone ad Aristotele a Plotino. Più forte è lo shock emotivo di fronte all'infinità dell'universo, maggiore è la potenza del pensiero in grado di captare, per quanto possibile, una scintilla dell'infinita potenza del Dio-Uno, causa e principio remoto di tutte le cose.
Poesia