Quando il brusio delle stelle
ti sorprende,
sul fare dell'alba,
avvicinandosi alle torbide soglie
di una insonnia perenne,
e un grido ti afferra,
eco remota di voci di dentro,
sobbalzi.
E pensi che questo crudele
crivello del tempo
non è che un soffio
di eternità.
Umbratile vicissitudine
di un io che non è più sé stesso,
di un tempo uscito dai cardini.
Di un mondo mai nato.