Ricordo che la mattina dell'Immacolata, era di tradizione
alzarci presto con mia sorella, per andare a raccogliere il muschio,
rametti, foglie secche, pietre ecc.. per fare il presepe. Lo stesso giorno facevamo l'albero di Natale. Era una giornata di festa, mia mamma in cucina, mio papa' in campagna, mio nonno a guardare la t v. Con mia sorella dividevamo la stessa stanzetta. Ricordo che avevamo come scrivania un grande cartone,
mia rorella era stata così brava a decorarlo, tanto da sembrare vero.
Sono così tanti i ricordi, che se ne potrebbe scrivere un libro.
Ma dato che siamo alle porte del Santo Natale,
mi e'sembrato bello ricordare queste cose.
Avevamo poco, ma avevamo tutto.
Era il nostro vivere, e non chiedavamo niente altro.
Non c'era invidia, nessun sentimento non buono,
Oggi, tutte queste cose mi mancano ( 22 Novembre 2020).
Stiamo vivendo una "pandemia", Covid 19,
c'e'una grande disperazione, dolore, le nostre anime sembrano spezzate.
Con la mia famiglia d'origine siamo tutti così lontani,
mia mamma, la mia cara mamma, sono costretta a vederla attraverso un tablet.
Questo periodo che sembra non avere mai fine, mi fa'eplodere il cuore e sta'facendo esplodere tutte le menti.
La cosa essenziale a mio avviso e' "quella di restare umani",
e qualcosa avremmo la forza di salvare, piu'di qualcosa mi auguro.
Diario