Poesia

Disperso nell'infinita e malsana, battisoffia recondita.

11 marzo 2020

Aveva tutto,
tutto il necessario,
per rendere pago,
il bisogno di realizzazione
individuale necessario
all'essere umano,
per certificare,
un qualche 
concetto,
nozione,
riferimento,
traducibile in qualcosa
non ben identificabile,
ma da un senso
a questo marasma
che scorre con le
movenze del tempo.

Pilastri  che irrobustiscono,
titani contro le traversie
randomicamente generate,
dal proprio personale destino.

Aveva tutto,
tutto il necessario,
in realtà non era vero,
qualcosa mancava
la più importante…….

Inventare una storia,
l'ultima per staccarsi
definitivamente
dalle pensanti
materie celebrali
che ogni giorno
come acqua lambiva,
e poi ritirarsi subitaneamente,
per qualche malsana
battisoffia recondita.

Parti con la sua imbarcazione,
per una regata esistente,
ma a cui fingeva di partecipare,
distante da tutti,
dai suoi quattro pilastri,
una moglie,
due figli,
e un lavoro con cui
riempire una banca,
di banconote.

Parti con la sua imbarcazione,
per  una regata,
a cui non partecipare,
in compagnia,
di qualcosa che mancava,
la più importante…..

Solo acqua ovunque,
nessun pezzo di terra,
monotonia del paesaggio,
e scatolame dall'identico gusto,
ricette diverse,
identico gusto.

Capitava sempre più spesso,
la furia degli elementi,
che ingrassava il liquido Marino,
e abbatteva le sue ciclopiche dita,
su quella zattera da regata,
in quel momento la memoria,
dei pilastri risorgeva dall'oltretomba,
fino a quando la salvezza del sereno,
non celebrava l'ennesimo funerale.

Giunse il fatidico momento
senza più provviste
disperso nell'infinito,
acquario di solitudine
e disperazione,
disperso nell'infinita,
e malsana,
battisoffia recondita.

Una fievole lucida voglia
di rientro a casa,
tra il ristoro dei cari,
si affaccio dalla finestra
del caso per un ultimo saluto,
ormai era troppo tardi,
si era spinto troppo in là,
guidato da un timone,
un qualcosa che mancava,
la più importante…….

Rimase solo quella zattera,
zattera da regata,
la più costosa,
a dondolare tra le onde,
senza più nessun fantasma
dalle sembianze umane,
sparito nel monotono nulla
perché mancava,
un qualcosa,
la più importante,
la voglia di vivere.

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