20 settembre 2019
Percorro la discesa
con passo spedito e
deciso,
mentre la pioggia
scende fitta sulle strade,
sui marciapiedi,
sulle cose inanimate,
sugli ombrelli.
Camminano
nascondendo
facce,
nascondendo
persone intente
a non smarrirsi
in qualche vicolo
sconosciuto,
in qualche antro,
della bestia
dove è difficile,
distinguere il bene,
dal male.
La pioggia scende fitta,
e inzuppa
i sogni dell'umano,
li appesantisce, a tal punto
da rendete quei sogni,
pesi troppo pesanti
da sostenere,
pesi che la bilancia,
non può quantificare.
Sono giunto,
come tutte le mattine
davanti al supermarket,
in attesa di fare acquisti,
alzo lo sguardo,
nuvole temporalesche
come fantasmi d'ombra,
come fantasmi minacciosi
celano l'azzurro,
rendendo la città oscura,
vestendo i colori di grigio e nero.
Nuvole temporalesche
pronte a riversare
un nuova ondata
di fitta acqua.
Frustrazione elettrica,
si abbatterà sulla terra
frustrazione degli elementi,
si abbatterà violenta
come la furia degli dei
si abbatte sugli uomini.
Sempre in attesa,
distolgo lo sguardo al cielo,
e d'improvviso
mi balena un pensiero,
e d'improvviso
mi chiedo,
chissà se per
qualche minuto,
qualche secondo,
ogni tanto,
sono nell'orizzonte
dei suoi pensieri.
Chissà se per qualche
minuto,
qualche secondo,
ogni tanto,
avverte la mancanza
della mia presenza,
chissà, chissà…….