Per "maghi" come Giordano Bruno, Paracelso, Cornelio Agrippa, non ha senso parlare di mondo inorganico. Tutto vive, tutto respira, tutto è animato e coordinato da fili invisibili che connettono la nostra terra alla sinfonia dei cieli. Non è una forma di panteismo banale, è una ripresa della grande tradizione ilozoista della filosofia greca che considera la materia come un immenso oceano di pulsazioni vitali. Esiste un anima del mondo che attraversa la materia universale così come esiste il ritmo del respiro cosmico, di cui l’anima umana è un riflesso baluginante.
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