De li occhi ‘l sorriso nel disio
d’ amor che regna nel gaudire
sotto ‘l guardo assorto di Dio.
Nell’ intendimento di non più soffrire
ma poveri l’ omini, ancor non son maturi,
disillusi e instabili, e non pe’ sentuto dire,
s’ arrovellano ‘l cor pe’ l’ ideali iscuri.
Che pe’ dinaro e pe’ poteri occulti
vendon l’ alma al diavolo tra i sussulti
di sangue ‘nnocente che scorre a fiumi,
macchiando di rosso la Terra che tanto soffre
nel veder li sui filli far mostra di se nell’ incoscienzia,
ne la vertude ch’ or più sorride
e si perde ne l’ ombra del cor ch’ a viltà arride,
dimentico d’ amor e pentimento
d’ uno spirito che soffre nel tormento,
d’ un alma denudata del sentimento.
De l’ onestate che fa de l’ omo esempio,
speme d’ un destino che fugge sconsolato nel vento,
che destina a l’ omini futuri
bende e cerotti per riparar dolori.