Diario

Leopardi metafisico

Non sono rari i passaggi dello Zibaldone da cui emerge un’evidente impronta metafisica, si pensi a quella breve annotazione risalente al 1818 in cui Leopardi descrive lo stato di insoddisfazione ontologica in cui versa l’essere umano, caso unico della compagine della natura. Soltanto l’uomo non è contento di sé tra tutti gli esseri viventi: prova che in lui c’è qualcosa che si dirige verso un altrove che non coincide con il piano di esistenza di questo mondo.