Temi il silenzio
che non s’appunta,
la geografia dimensionale,
la parabola ascendente,
la riga di sudore della siepe,
la falce crescente di zaffiro.
Tace la commedia,
la vividezza del ritorno
di un futuro semplice incostante,
ad un punto dal presente,
forse un passo d’imperfetto
dell’iperbole anteriore.
Lista il foglio bianco antico,
che si schiara biancocadmo,
perlescenza biancofumo,
invisibile catrame,
come polvere oltremare.
Va in tondo esagonale
l’illusione del confronto,
imperdonabile retrivo
di modelli superati,
prospettive del frastaglio
del larice mutante.
Thea Matera ©️