Diario

Dante e Jung

La Commedia unisce il classico motivo della discesa agli inferi, di matrice pagana, al motivo dell’ascesa attraverso le sfere celesti, di ascendenza ermetica, gnostica, neoplatonica e cristiana. Il coacervo di motivi che ne deriva traccia il profilo di un duplice viaggio, nello nello spazio e nel tempo: dalla regione sublunare soggetta al divenire, all’Empireo sede della luce intellettuale e quindi luogo in cui il tempo collassa nell’eternità. Ma questo viaggio è soprattuto un percorso mistagogico verso gli strati più arcaici del proprio essere spirituale. Il volto di Dio non è soltanto l’apice di un’esperienza mistica che Dante prova nelle supreme altezze dell’Essere, ma anche l’incontro con il Sè profondo nel senso jungiano del termine.